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Grazie per il tuo 5x1000
Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno deciso di sostenere le attività del Policlinico di Milano con il loro 5×1000: è anche grazie a questo gesto, gratuito ma dal grande valore, che potremo costruire e far progredire il futuro della Ricerca, difendendo la salute di tutti.
Hai destinato il tuo 5×1000 al Policlinico di Milano? Condividilo con noi! L’Agenzia delle Entrate non ci permette di conoscere chi, nello specifico, ha destinato il 5×1000 al nostro Ospedale. Ma conoscendo meglio le persone che ci hanno scelto potremo raggiungerne ancora di più negli anni a venire, raccogliendo più fondi e sostenendo attivamente nuovi progetti di ricerca.
Non solo, ci teniamo davvero a ringraziare personalmente e singolarmente tutti coloro che ci hanno scelto per la fiducia che ci hanno dimostrato.
PERCHÉ SOSTENERCI
Perché donare il 5×1000
al Policlinico di Milano
Tante storie si intrecciano ogni giorno nei reparti del Policlinico di Milano.
Con il tuo 5 per mille puoi sostenere la ricerca del Policlinico di Milano: il primo ospedale pubblico italiano per quantità e qualità della ricerca.
A te costa una semplice firma nella dichiarazione dei redditi, per il Policlinico di Milano significa investire nel futuro della salute per ogni età della vita.
LE STORIE
Il 5×1000 che cambia la vita
a pazienti e ricercatori
Scopri le storie di chi ha beneficiato direttamente del tuo sostegno: ogni racconto è un tassello che compone un quadro più ampio, quello di una comunità che avanza insieme attraverso progetti di ricerca innovativi, continuando a garantire cure di alta qualità.
Un lieto fine per Eleonora
Eleonora è nata all’inizio di luglio alla Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano, a 32 settimane e 4 giorni. Ancora nella pancia della mamma, le avevano diagnosticato un’ernia diaframmatica sul lato sinistro.
Il suo è stato un percorso lungo e pieno di ostacoli: a soli due giorni di vita è stata sottoposta al primo intervento, poi ha affrontato la sfida di imparare a mangiare. Tutto sembrava andare per il meglio, fino a quando una TAC di controllo ha rivelato una recidiva. Così, a metà novembre, è stata operata di nuovo.
Dopo sei lunghi mesi in ospedale, Eleonora è finalmente tornata a casa, accompagnata dall’amore della sua famiglia e dal ricordo di chi l’ha sostenuta lungo il cammino. Ci sono stati le zie di ABIO, che l’hanno coccolata; le infermiere, con la loro dedizione e pazienza; i medici, che hanno messo tutto il loro impegno per aiutarla a crescere; la logopedista, che con pazienza le ha insegnato a mangiare dal biberon; e la fisioterapista respiratoria, che l’ha guidata nella ginnastica per rafforzare i suoi polmoni.
Ora Eleonora è pronta a vivere la sua infanzia, portando nel cuore chi l’ha accompagnata in questo viaggio.
Un viaggio reso possibile grazie alla ricerca di nuove strategie di cura, anche per pazienti così speciali come Eleonora.
La ricerca per il benessere delle mamme
Dopo il parto, è normale attraversare un periodo di fragilità emotiva, spesso destinato a risolversi spontaneamente entro poche settimane. Tuttavia, per almeno 1 donna su 10, questi cambiamenti si trasformano in sintomi depressivi veri e propri, richiedendo l’intervento tempestivo di specialisti per proteggere il benessere della mamma e del bambino.
Il team della Psichiatria del Policlinico di Milano, guidato dal Prof. Paolo Brambilla sta conducendo uno studio innovativo per comprendere il legame tra il sistema immunitario e la depressione post-partum. L’obiettivo è individuare precocemente i segnali di rischio attraverso l’analisi delle interazioni tra risposta immunitaria e cervello.
Un percorso di monitoraggio pensato per intercettare i primi segni di disagio e intervenire subito con le cure più adeguate. Perché, come per tante malattie, anche nella depressione post-partum, la prevenzione può fare la differenza.
Sesso, genere e cervello
Il cervello umano è il risultato complesso dell’interazione tra fattori biologici e sociali. I ricercatori del Policlinico di Milano, hanno approfondito questo legame, dimostrando come sesso e genere plasmino il cervello, influenzandone lo sviluppo e il comportamento sia in condizioni di salute sia in presenza di disturbi neuropsichiatrici.
Lo studio, pubblicato su Advances in Therapy, ha analizzato dati provenienti da ricerche di neuroimaging e modelli preclinici, rivelando che le differenze tra uomini e donne derivano non solo dalla genetica e dagli ormoni, ma anche dall’ambiente sociale e culturale. È emerso che, nelle società più paritarie, le discrepanze cognitive si riducono, sottolineando il peso delle esperienze e del contesto sociale sulla struttura cerebrale.
I ricercatori hanno evidenziato come il sesso, legato a geni e ormoni, influenzi lo sviluppo cerebrale precoce e l’invecchiamento neurologico, mentre il genere, con il suo bagaglio sociale e culturale, intervenga nella crescita psicosociale e nella plasticità cerebrale.
Considerare sesso e genere nella ricerca è essenziale per eliminare pregiudizi e garantire cure più eque per una medicina davvero personalizzata e di precisione.
Bernardo e il primo trapianto di fegato per metastasi da tumore al colon
La caparbietà e la voglia di vivere di Bernardo, operatore sociosanitario da anni in servizio al Policlinico di Milano, hanno stupito tutti, professionisti e pazienti. Gioviale e affidabile sul lavoro, ha dimostrato la stessa determinazione quando è diventato paziente, affrontando la malattia con coraggio e fiducia nei suoi colleghi medici.
Il suo percorso clinico è stato complesso e culminato nella scoperta di metastasi epatiche non operabili, originate da un tumore al colon. Sembrava un ostacolo insormontabile, ma i progressi della ricerca negli ultimi anni hanno aperto una nuova prospettiva basata su dati scientifici solidi: un trapianto di fegato. Dopo un’ottima risposta alla chemioterapia, il team multidisciplinare ha valutato la possibilità di un trapianto di fegato come soluzione definitiva. Un’opzione riservata a pochi pazienti, ma che per Bernardo rappresentava una concreta possibilità di cura.
Oggi sta meglio. Dopo aver superato con successo l’intervento, segue un programma di monitoraggio con controlli periodici. È presto per parlare di guarigione, ma sia lui che il suo team medico guardano al futuro con fiducia. La determinazione di Bernardo, unita alla crescente sensibilità sulla donazione degli organi, ha reso possibile una storia che, sebbene ancora in corso, è già un esempio di speranza.
Il miracolo di Natale di Clementina
Clementina, classe 1917, è arrivata al Pronto Soccorso del Policlinico di Milano con un forte dolore addominale. La TAC ha subito rivelato un’occlusione del piccolo intestino, che rende necessario un monitoraggio attento prima di decidere l’intervento.
Dopo alcune ore, la sofferenza del tratto intestinale ha reso inevitabile l’operazione. La scelta è ricaduta sulla laparoscopia, una tecnica mininvasiva che, attraverso tre piccole incisioni, ha risolto il problema in meno di un’ora.
Sempre più spesso nei pronto soccorso si assiste a casi di occlusioni addominali in pazienti anziani. Grazie alle moderne tecniche chirurgiche, i medici possono intervenire con procedure sempre meno invasive, migliorando le possibilità di guarigione e recupero. Il Policlinico di Milano è tra i pochi ospedali in Italia ad aver operato con successo una paziente ultracentenaria in emergenza, dimostrando che l’aspetto più rilevante non è l’età, ma la fragilità del paziente e la possibilità di offrire un trattamento su misura.
Già pochi giorni dopo l’intervento, il suo stato di salute era ottimale, pronta a tornare a casa per le feste di Natale.
Hayato Kurihara, Direttore della Chirurgia d’Urgenza, spiega come questo episodio sia la dimostrazione dell’importanza della chirurgia d’urgenza nell’era moderna, dove l’innovazione tecnologica e la ricerca permettono di affrontare situazioni critiche con interventi sempre più efficaci e meno invasivi. Al Policlinico di Milano, il connubio tra esperienza clinica e ricerca scientifica è al centro dell’evoluzione della chirurgia d’urgenza, con studi internazionali mirati a migliorare la gestione delle patologie acute e dei traumi.
Sconfiggere i tumori del sangue con il proprio sistema immunitario
Affrontare i tumori del sangue con un’arma già presente nel nostro corpo: il sistema immunitario. Grazie alla ricerca ora è possibile trattare linfomi non Hodgkin e leucemie linfoblastiche con la terapia CAR-T, un approccio innovativo che potenzia i globuli bianchi del paziente per riconoscere e distruggere le cellule tumorali.
Francesco Passamonti, Direttore dell’Ematologia, spiega come al Policlinico di Milano sia presente un vero e proprio CAR-T team, composto da specialisti di diverse discipline, ciascuno necessario per il successo di un percorso terapeutico così all’avanguardia.
La terapia CAR-T prevede infatti il prelievo dei linfociti T del paziente, che vengono modificati in laboratorio con un recettore speciale chiamato CAR (Chimeric Antigen Receptor). Questo li rende in grado di individuare e attaccare solo le cellule tumorali. Una volta reinfusi, agiscono direttamente sul tumore senza bisogno di chemioterapia.
Si tratta di un trattamento mirato ed efficace, in grado di agire anche contro tumori resistenti ad altre terapie. Gli effetti collaterali lievi sono comuni ma gestibili, mentre quelli più gravi si verificano in circa il 10% dei casi, una percentuale in calo costante grazie ai continui progressi nella gestione della terapia e della ricerca.
Una svolta che porta nuove prospettive di cura e di vita per molti pazienti.
COME DONARE IL 5X1000
Come destinare il 5×1000 al Policlinico di Milano
Nel tuo modello per la dichiarazione dei redditi (CU, 730 o Modello Redditi Persone Fisiche) trova lo spazio dedicato alla “Scelta per la destinazione del 5 per mille dell’Irpef”.
Firma nel riquadro “Finanziamento della Ricerca Sanitaria”
Inserisci sotto la firma il codice fiscale 04724150968
Posso donare il 5×1000 anche sulla dichiarazione precompilata?
Certo! Basta selezionare la dicitura “Finanziamento della Ricerca Sanitaria” nello spazio “Scelte 8, 5 e 2 per mille”, inserire il nostro codice fiscale 04724150968 e salvare!
I NOSTRI RICERCATORI
Come abbiamo investito il tuo 5×1000
La tua firma nella dichiarazione dei redditi ha un potere eccezionale: quello di rendere realtà dei progetti di ricerca che cambiano la vita delle persone. Tra le tante storie che si intrecciano ogni giorno nei reparti del Policlinico di Milano ci sono anche quelle dei nostri ricercatori, che hanno voluto raccontarti come hanno investito il tuo 5×1000 nei loro progetti: approfondiscili guardando i video a te dedicati.
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Compilando il form riceverai una email con il codice fiscale del Policlinico di Milano da portare sempre con te.
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Quanto vale il tuo 5×1000?
Il 5×1000 è una quota delle tue tasse che non ha alcun costo per te e che puoi decidere di destinare alla ricerca: viene determinata in base alla dichiarazione dei redditi e all’imposta netta Irpef. Trova il tuo reddito lordo per avere un’idea dell’importo della tua donazione.
Reddito lordo | Imposta IRPEF | Valore 5×1000 |
---|---|---|
€ 15,000.00 | € 3,450.00 | € 17.25 |
€ 24,000.00 | € 5,880.00 | € 29.40 |
€ 36,000.00 | € 9,980.00 | € 49.90 |
€ 62,000.00 | € 20,090.00 | € 100.45 |
€ 98,000.00 | € 35,310.00 | € 176.55 |
QUANTO ABBIAMO RACCOLTO
I fondi raccolti negli ultimi anni
Anno | Ricerca sanitaria – importo | Ricerca sanitaria – scelte | Ricerca scientifica – importo | Ricerca scientifica – scelte | Totale – importo | Totale – scelte |
---|---|---|---|---|---|---|
2011 | € 127,074 | 2,530 | € 32,270 | 658 | € 159,344 | 3,188 |
2012 | € 155,175 | 2,828 | € 25,627 | 488 | € 180,802 | 3,500 |
2013 | € 198,045 | 3,934 | € 0 | 0 | € 198,045 | 3,934 |
2014 | € 196,744 | 3,066 | € 30,908 | 544 | € 227,652 | 3,610 |
2015 | € 182,634 | 2,919 | € 37,741 | 610 | € 220,375 | 3,529 |
2016 | € 177,411 | 2,966 | € 40,089 | 658 | € 217,500 | 3,624 |
2017 | € 209,937 | 3,379 | € 37,471 | 672 | € 247,408 | 4,051 |
2018 | € 234,193 | 3,921 | € 52,020 | 830 | € 286,213 | 4,751 |
2019 | € 279,434 | 4,563 | € 60,265 | 1,036 | € 339,699 | 5,599 |
2020 | € 361,304 | 5,234 | € 85,003 | 1,192 | € 446,308 | 6,426 |
2021 | € 352,154 | 5,161 | € 77,157 | 1,295 | € 429,311 | 6,456 |
2022 | € 356,927 | 5,182 | € 84,920 | 1,375 | € 441,847 | 6,557 |
2023 | € 423,426 | 6,278 | € 89,263 | 1,671 | € 512,690 | 7,949 |
Fonte: Agenzia delle Entrate
RICERCA SCIENTIFICA
I progetti sostenuti grazie ai fondi raccolti
RICERCA SANITARIA
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