Affrontare i tumori del sangue con un’arma già presente nel nostro corpo: il sistema immunitario. Grazie alla ricerca ora è possibile trattare linfomi non Hodgkin e leucemie linfoblastiche con la terapia CAR-T, un approccio innovativo che potenzia i globuli bianchi del paziente per riconoscere e distruggere le cellule tumorali.
Francesco Passamonti, Direttore dell’Ematologia, spiega come al Policlinico di Milano sia presente un vero e proprio CAR-T team, composto da specialisti di diverse discipline, ciascuno necessario per il successo di un percorso terapeutico così all’avanguardia.
La terapia CAR-T prevede infatti il prelievo dei linfociti T del paziente, che vengono modificati in laboratorio con un recettore speciale chiamato CAR (Chimeric Antigen Receptor). Questo li rende in grado di individuare e attaccare solo le cellule tumorali. Una volta reinfusi, agiscono direttamente sul tumore senza bisogno di chemioterapia.
Si tratta di un trattamento mirato ed efficace, in grado di agire anche contro tumori resistenti ad altre terapie. Gli effetti collaterali lievi sono comuni ma gestibili, mentre quelli più gravi si verificano in circa il 10% dei casi, una percentuale in calo costante grazie ai continui progressi nella gestione della terapia e della ricerca.
Una svolta che porta nuove prospettive di cura e di vita per molti pazienti.